
La comunicazione nella coppia
24 Settembre 2019
Come gestire le crisi nei bambini
14 Ottobre 2019Si è innamorati quando si riesce ad usare senza problemi lo spazzolino da denti dell’altro (cit.)
Gli indicatori di un buon rapporto di coppia
Secondo gli psicoterapeuti familiari, affinchè ci si possa considerare sentimentalmente legato a qualcuno, tale relazione deve presentare 4 componenti, che emergono a seconda della fase del rapporto di coppia in cui ci si trova (vedi articolo della stessa autrice). Può essere utile porsi queste domande:
1. Con chi mi piace passare il mio tempo?
2. A chi mi rivolgo quando sono emotivamente turbato?
3. Chi non sopporto che mi stia lontano o mi manca molto quando non è con me?
4. Su chi sento di poter contare sempre?
E’ colui o colei che indicate nelle risposte a tutte queste domande, la persona cui siete sentimentalmente legati e che possiede gli indicatori del “vero amore”. Tuttavia, secondo gli studiosi queste 4 componenti non sono sempre presenti, ma variano a seconda della fase del rapporto di coppia nella quale ci si trova. Un forte desiderio di vicinanza e contatto caratterizza le fasi iniziali di un rapporto, mentre invece fornire supporto reciproco diventa importante nelle fasi successive.
Il rapporto madre bambino
Da tenere presente è ciò che contraddistingue i legami sentimentali tra due adulti rispetto al tipo di amore che si instaura tra una madre ed il suo bambino. I legami madre-bambino sono di tipo complementare, cioè il bambino chiede aiuto e conforto e la madre protegge e coccola, i ruoli sono fissi e non è possibile ipotizzare il contrario, altrimenti si ricadrebbe in un’inversione di ruolo, aspetto patologico in questo tipo di relazione.
Il legame di coppia
I legami di coppia, invece, si basano su una profonda reciprocità, ovvero sulla possibilità che ogni partner sia disposto a giocare un ruolo doppio: agire sia come colui/colei che offre aiuto e protezione, sia come colui/colei che ha bisogno di essere confortato. Quando questa alternanza di ruoli non è possibile (perché non la si vuole o perché non si hanno le competenze emotive per farlo) la coppia va in crisi e non funziona più. Per riflettere se il proprio sia o no un vero amore, non ci si può esimere dal nominare un altro indicatore molto importante della qualità del legame sentimentale: l’aspetto sessuale.
La sessualità
La sessualità umana ha la funzione di favorire e mantenere legami duraturi tra i due partner. Il vero amore, inteso finora come il legame sentimentale fondato sulla reciprocità e rifugio sicuro, è basato anche su una relazione sessuale dove il sesso viene agito e goduto essenzialmente all’interno della propria relazione ed è parte del coinvolgimento sentimentale. Alcuni individui fanno sesso senza coinvolgimento emotivo e ricavano poco piacere dal contatto fisico. Altri, invece, hanno un così forte desiderio di simbiosi che tramutano l’iniziale attrazione sessuale per l’altro in un conflittuale bisogno di coccole, che rende i loro legami più basati sulla tenerezza che sulla sessualità.
La gelosia
Che ruolo gioca invece la gelosia nella formazione di un vero rapporto d’amore? Innanzitutto è doveroso specificare come la gelosia sia insita nell’evoluzione dell’essere umano e presenta differenze significative tra uomini e donne. La funziona biologica dell’uomo, se pensiamo agli studi sull’evoluzione della specie, è la riproduzione del proprio patrimonio genetico, mentre quella della donna è accoppiarsi con un uomo che le garantisca sicurezza e protezione e che garantisca maggiori probabilità di crescere con successo la prole. Detto ciò, torniamo a parlare della gelosia: gli uomini tendono ad essere più gelosi se la loro partner ha una relazione extra coniugale a base sessuale. Le donne invece tendono ad essere gelose piuttosto delle relazioni sentimentali dei loro partner. La gelosia maschile è da ricondurre al bisogno di restringere le possibilità della partner di avere altre relazioni sessuali, al fine di non mettere a rischio la prosecuzione della propria progenie. La gelosia femminile è relativa invece alla possibilità di un trasferimento, su un’altra donna, delle risorse emotive ed economiche fornite dal maschio, essenziali per l’allevamento dei figli.
La terapia di coppia
Gli individui solitamente non sono consapevoli delle spinte biologiche alla base della formazione del rapporto di coppia, ma un percorso terapeutico può essere d’aiuto ai partner nel fare chiarezza su come alcuni meccanismi innati e di funzionamento individuali abbiano delle conseguenze all’interno delle dinamiche a due, e di come il riconoscerli possa essere la chiave per risolvere conflitti e crisi all’interno del rapporto di coppia.
Consigli bibliografici per l’approfondimento della lettura:
- Grazia Attili, “Attaccamento e amore”, Il Mulino
- Grazia Attili, “Attaccamento e costruzione evoluzionistica della mente”, Raffaello Cortina Editore
Il Centro PsicoCare offre percorsi di Terapia di Coppia e un Equipe di psicologi psicoterapeuti ognuno specializzato in diverse aree di intervento.
Questo post è stato scritto dalla Dott.ssa Federica Foti e pubblicato dalla redazione di PsicoCare