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Lo stress, quando presente in dosi adeguate, può fungere da elemento motivazionale, spingendo le persone ad impegnarsi nelle attività che devono svolgere. Tuttavia, se lo stress supera determinati livelli di soglia per periodi prolungati, l'effetto si inverte e diventa causa di riduzione delle performance.
Il superamento della soglia fisiologica dello stress lavorativo, rendendolo disfunzionale, può manifestarsi quando una persona si trova ad affrontare un carico di lavoro, urgenze e imprevisti che superano le sue capacità di gestione. Allo stesso modo, situazioni di disagio individuale in cui la persona percepisce una mancanza di controllo e difficoltà nella gestione delle attività devono essere prese in considerazione.
Oltre al carico di lavoro, in alcuni casi si aggiungono condizioni lavorative inadeguate (ad esempio, postazioni di lavoro, orari e mancanza di servizi nella struttura di lavoro) e difficoltà nelle relazioni interpersonali con i colleghi, oltre alla gratificazione in termini di guadagno, riconoscimento e opportunità di carriera.
Come anticipato in precedenza, lo stress correlato al lavoro ha un impatto negativo sulle performance del lavoratore, determinando una diminuzione della motivazione, un aumento degli errori e degli infortuni sul lavoro, e tensioni nelle relazioni con colleghi e clienti. Le conseguenze si ripercuotono anche sul livello aziendale, con una riduzione della qualità dei prodotti e dei servizi, un aumento delle assenze per malattia e delle richieste di permessi.
Quando lo stress lavorativo diventa malessere psicologico
Lo stress, pur non essendo una malattia di per sé, può comportare conseguenze sulla salute mentale e fisica quando raggiunge livelli elevati. In tali casi, oltre alla riduzione delle prestazioni, si avverte un malessere a livello psicofisico, manifestando sintomi diversificati come stanchezza generale, alterazioni dell'appetito e del sonno, riduzione della vita sociale e perdita di piacere nelle attività che un tempo erano fonte di svago.
In particolare, a livello psicologico, possono insorgere sintomi legati all'umore e agli stati emotivi negativi, come ansia, paura di sviluppare malattie, umore depresso e irritabilità, che spesso influiscono anche sulla vita familiare e sociale del lavoratore. Inoltre, possono verificarsi conseguenze a livello fisico, come disturbi cardiovascolari, gastrointestinali, osteo-articolari o psicosomatici.
È importante prendere sul serio lo stress lavorativo e adottare misure preventive per proteggere la salute mentale e fisica. Ciò può includere l'implementazione di strategie per il miglioramento dell'equilibrio tra lavoro e vita privata, il sostegno sociale sul posto di lavoro e l'accesso a risorse di gestione dello stress, come programmi di benessere aziendale o consulenza psicologica.
Alcuni dei fattori che causano lo stress da lavoro correlato
Tra i vari fattori che possono causare lo stress lavoro-correlato, vi sono alcune condizioni di lavoro che risultano spesso motivo di stress prolungato per i lavoratori. È importante sottolineare che questi fattori, così come altre cause di stress, devono essere presenti in modo costante per rappresentare una situazione di disagio significativo per il lavoratore. Di seguito sono riportati alcuni dei fattori che possono causare stress sul lavoro:
- Sovraccarico di lavoro in termini di troppe attività da svolgere in tempi ridotti.
- Mancanza di indicazioni precise riguardanti mansioni e obiettivi lavorativi.
- Responsabilità non bilanciata con un adeguato potere decisionale per prendere le decisioni necessarie.
- Mancanza di feedback o mancanza di collaborazione da parte dei colleghi.
- Mansioni che non sono in linea con le inclinazioni personali e le competenze del lavoratore.
- Eccesso di feedback negativi che prevale rispetto ai riconoscimenti per i propri meriti.
È importante affrontare e gestire questi fattori per garantire un ambiente lavorativo sano e produttivo. Le organizzazioni possono prendere misure come la riduzione del carico di lavoro, la chiara definizione dei compiti e degli obiettivi, l'assegnazione di responsabilità equilibrate, la promozione della collaborazione tra colleghi e l'offerta di feedback costruttivi e riconoscimenti appropriati.
Riconoscere e affrontare questi fattori di stress può contribuire a migliorare il benessere dei lavoratori e promuovere una maggiore soddisfazione lavorativa, migliorando la performance individuale e collettiva.
Il Burnout: differenze e somiglianze con lo stress lavoro-correlato
Lo stress lavorativo può portare alla sindrome del burnout, una condizione caratterizzata da esaurimento emotivo simile allo stress lavorativo, ma con l'aggiunta di una componente relazionale. Il termine "burnout", che significa letteralmente "bruciato", si manifesta principalmente nelle professioni che operano nel settore sociale e nelle situazioni di emergenza.
Il burnout presenta alcuni elementi chiave che lo accomunano allo stress lavorativo:
- Sensazione di sovraccarico, esaurimento delle risorse ed energia necessarie per affrontare il lavoro quotidiano, con conseguente disimpegno e riduzione delle prestazioni lavorative.
- Sentimento di inadeguatezza e calo dell'autostima.
- Distacco mentale dalle persone e dalle attività legate all'ambiente lavorativo.
L'ultimo punto, che differenzia il burnout da altre forme di stress lavorativo, si riferisce al distacco emotivo e relazionale nei confronti degli utenti con cui le professioni a rischio di burnout devono interagire.
Tra le cause del burnout, si possono individuare elevate richieste lavorative, scarsa libertà decisionale e mancanza di supporto sociale. A volte, possono anche influire caratteristiche personali come un eccessivo senso di responsabilità.
Il burnout si sviluppa a causa di una gestione inadeguata dello stress lavorativo cronico, che porta all'esaurimento energetico e alla riduzione delle prestazioni lavorative. Ciò si accompagna a un distanziamento emotivo e mentale dal proprio lavoro, fino a generare un atteggiamento cinico nei confronti degli utenti con cui si ha contatto.
Nel caso del burnout, lo stress agisce come una strategia di adattamento in risposta a situazioni stressanti, inducendo un atteggiamento di distacco emotivo che si riflette in un peggioramento della qualità della vita, sia dal punto di vista psicofisico che sociale e relazionale.
Il Mobbing
Il mobbing è un fenomeno differente rispetto ai due precedentemente citati. Consiste in un insieme di comportamenti persecutori sistematici sul luogo di lavoro, volti a ferire o allontanare un lavoratore dal gruppo, fino a portarlo alle dimissioni o al licenziamento dall'azienda.
I comportamenti tipici del mobbing includono l'isolamento della vittima con esclusione da conversazioni e decisioni, posizionamento in postazioni di lavoro distanti e scomode, derisione, insulti e atteggiamento ostile. Le azioni di mobbing possono comprendere anche l'assegnazione di carichi di lavoro eccessivi o mansioni dequalificanti, il controllo continuo e il mancato riconoscimento dei benefici aziendali previsti.
Il mobbing può essere verticale, quando le vessazioni provengono da un superiore gerarchico o da un collega, oppure orizzontale, quando il comportamento persecutorio è perpetrato dai colleghi di pari livello della vittima.
La sintomatologia psicofisica che si manifesta a seguito del mobbing è simile, in molti aspetti, a quella dello stress lavorativo e del burnout, e può variare notevolmente in termini di manifestazioni e gravità, colpendo la persona dal punto di vista psicofisico e relazionale.
Cenni sulla prevenzione dello stress lavorativo, del burnout e del mobbing
Lo stress può essere prevenuto aumentando la motivazione del lavoratore, ad esempio consentendo un maggiore coinvolgimento, riconoscendo i suoi sforzi e risultati, concedendogli un maggior grado di autonomia decisionale e creando un clima organizzativo il meno stressante possibile.
Inoltre, è importante permettere al lavoratore di dedicare del tempo alla vita privata e a momenti di svago per prendersi cura del proprio benessere psicofisico.
Nel caso dello stress lavorativo, del burnout e del mobbing, potrebbe essere necessario rivolgersi a uno psicoterapeuta, il quale può fornire strumenti cognitivi, emotivi e comportamentali per comprendere e gestire la situazione, riducendo la probabilità di sviluppare disturbi psicopatologici conclamati o aiutando la persona ad affrontarli qualora siano già insorti.
In conclusione, se stai affrontando il stress lavorativo correlato e senti che stai lottando da solo/a, non esitare a chiedere aiuto. Il Centro PsicoCare mette a tua disposizione professionisti esperti in supporto psicologico, pronti ad aiutarti nel gestire lo stress, promuovere il benessere e ritrovare un equilibrio nella tua vita lavorativa. Prenditi cura di te stesso/a e contatta il Centro PsicoCare oggi stesso per avviare il tuo percorso di guarigione e crescita personale.
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Letture di approfondimento:
Guglielmi, D. (2015). Mobbing. Quando il lavoro ci fa soffrire. Il Mulino.
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