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All’interno di un sistema familiare è normale attraversare momenti difficili in cui i rapporti si fanno più tesi, soprattutto in questo periodo quando moltissime famiglie si trovano costrette a trascorrere diversi giorni in casa nel rispetto delle misure di sicurezza previste per arginare la pandemia da COVID-19.
Come fare per evitare i conflitti? Vi forniamo di seguito 4 fondamentali regole per evitare i problemi in famiglia e vivere bene insieme. Questi consigli valgono durante la convivenza forzata, ma anche durante la normale routine quotidiana:
- Essere ottimisti, ma realisti
- Confrontarsi gli uni con gli altri
- Essere pazienti ed evitare le critiche
- Stabilire un programma quotidiano durante la convivenza forzata
Ottimisti ma realisti
L’essere umano ha una naturale tendenza a ricercare il miglior adattamento possibile al mutare del contesto e degli eventi. Ad esempio, all’inizio della convivenza forzata apprezziamo l’opportunità di poter stare con la famiglia, il tempo che passiamo assieme ci sembra speciale e abbiamo davvero l’intenzione di goderci con serenità la vita domestica.
Tuttavia, nel giro di pochi giorni ci abituiamo a questa nuova routine e la nostra attenzione inizia a spostarsi dagli aspetti positivi a quelli negativi della convivenza e iniziamo a notare ciò che ci infastidisce. Dunque, soprattutto nei primi giorni, state attenti quando fantasticate su quanto perfetto dovrebbe essere il tempo trascorso assieme. Se vi concentrate solo su risultati improbabili da raggiungere non sarete pronti a riconoscere e reagire quando le cose non vanno come vi aspettavate.
Va bene essere ottimisti, ma fantasticare immaginando che ogni giornata in famiglia trascorrerà facilmente tra risate e gesti di affetto non è realistico.
Confrontarsi
Ogni membro del sistema famiglia porta con sé un diverso modo di percepire la realtà, diverse necessità commisurate alla propria età e ruolo in famiglia, e diverse modalità di reagire agli eventi, mediate dalla propria storia di vita. Trascorrendo del tempo assieme necessariamente le vostre abitudini e caratteristiche dovranno incontrarsi, e talvolta scontrarsi, con quelle dei vostri familiari. Tutti viviamo momenti in cui ci sentiamo sopraffatti o delusi in qualche modo.
Non c’è nulla di male nell’ammettere di sentirsi irritati o infastiditi con il partener o i figli, non siate troppo duri con voi stessi. È invece importante che troviate il tempo di parlare di cosa potete modificare per far funzionare meglio la famiglia e confrontarvi assieme su come ciascuno si sente. Può esservi utile organizzare una “riunione di famiglia” in cui ciascuno può dire apertamente quali sono gli aspetti che lo infastidiscono. Qualcuno potrebbe dire che percepisce poco aiuto con le faccende domestiche, o ribattere che non viene rispettata la propria privacy.
Mostratevi aperti all’ascolto, concentratevi con atteggiamento non giudicante su cosa l’altro vi dice, su quali sono le sue paure e preoccupazioni e mostratevi supportivi, provate a chiedergli cosa potete fare per sostenerlo ed aiutarlo.
Siate pazienti ed evitate le critiche
Convivere in famiglia significa destreggiarsi tra figli che seguono le lezioni da casa, continuare a lavorare gestendo tutte le proprie responsabilità senza la comodità e l’organizzazione del proprio ufficio e soprattutto trascorrere tantissimo tempo assieme, ciascuno con le sue abitudini, il suo bisogno di spazio e privacy. Passando più tempo assieme aumentano le probabilità di infastidirsi a vicenda.
È molto probabile che nascano vere e proprie guerre per chi deve usare il computer, per chi ha finito l’ultimo yogurt o per i vestiti lasciati sparsi per tutta la casa. Un suggerimento che vogliamo darvi è di essere pazienti ed evitare di fare delle critiche. Quando sentite che state per esplodere fate un profondo respiro e non abbiate paura di dire che avete bisogno di un qualche minuto da soli, piuttosto che aggredire l’altro con parole dure. Successivamente sedetevi assieme e provate a condividere i vostri punti di vista.
Date all’altro il beneficio del dubbio, la maggior parte delle volte è sufficiente provare a mettersi nei panni dell’altro per capire che dietro i suoi comportamenti non c’è l’intenzione di infastidirci o danneggiarci ma l’espressione di un disagio.
Stabilite un programma della giornata
Un altro consiglio che può esser d’aiuto per ridurre la possibilità che nascano problemi in famiglia, dovuti a disaccordi su come gestire tempi e spazi in cui si è costretti a convivere è programmare una routine quotidiana. Creare un programma giornaliero delle attività è un buon modo per tutti di rimanere focalizzati sui propri compiti e doveri. Ogni mattina create una breve lista di 3-5 compiti da portare a termine nella giornata, scegliendo cose piccole e realizzabili.
Il programma dovrebbe integrare sia momenti di semplice routine (rifare i letti, rassettare uno spazio dopo averlo usato, preparare i pasti) che momenti di pausa e di svago. Passare tanto tempo assieme ai vostri figli può essere un’opportunità per insegnare loro ad aiutarvi con piccole faccende adeguate alla loro età, magari rendendole più divertenti con un po’ di creatività. Alla fine delle attività, anche se l’aiuto è piccolo, sforzatevi sempre di esprimere la vostra gratitudine.
Esprimere il vostro apprezzamento ricompenserà l’altro di quello che per lui può essere stato uno sforzo, inoltre più apprezzati ci sentiamo per ciò che facciamo, più saremo portati a persistere in quel comportamento. Anche un semplice “grazie”, purché sia autentico, vi aiuterà dunque ad instaurare un circolo virtuoso di buona cooperazione.
Se i problemi in famiglia persistono e le relazioni tra i suoi componenti si avvicinano ad un punto di rottura, può essere utile rivolgersi ad uno psicologo familiare.
Il Centro PsicoCare mette a disposizione psicologi e psicoterapeuti, specializzati nella psicologia relazionale, per intraprendere percorsi di terapia familiare. Visita la pagina dedicata.
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