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24 Marzo 2021
Infedeltà e tradimento: l’intervento dello psicologo per superare rabbia, ansia e depressione
18 Aprile 2021Avere standard elevati e fare le cose alla perfezione viene spesso considerato un tratto positivo da incoraggiare, soprattutto in ambito lavorativo. La ricerca dell’eccellenza può essere vista come un segno di forza, di carattere e di etica del lavoro. Tuttavia puntare alla perfezione non significa necessariamente fare la cosa migliore per se stessi. La ricerca della perfezione infatti non ha nulla a che fare con una crescita e uno sviluppo sano dell’individuo.
Chi si impegna per ottenere dei piccoli miglioramenti rispetto ad una condizione di partenza, tende solitamente ad essere soddisfatto di quello che riesce a raggiungere, perché sa di essersi impegnato e che avrà altre opportunità per crescere e migliorarsi. Il perfezionismo al contrario non lascia opportunità per margini di miglioramento.
E’ stato dimostrato che il perfezionismo può rendere una persona profondamente infelice e può essere frequentemente origine di risvolti negativi quali: depressione, ansia, e talvolta anche disturbi del comportamento alimentare e autolesionismo.
Aspetti negativi del perfezionismo
Il perfezionista, vive costantemente in uno stato di preoccupazione e tende a criticarsi pesantemente quando non riesce a mantenere alti i livelli delle sue performance. Infatti cercare di essere perfetti è una modalità utilizzata per provare a difendersi dalle critiche, dalla disapprovazione e dal rifiuto che si immagina provenire dagli altri nel caso in cui non si riuscirà a dimostrare la propria perfezione, quindi il proprio valore.
Standard di comportamento troppo elevati finiscono per compromettere il proprio benessere psicologico e, spesso, anche i rapporti con le persone che si hanno accanto. In questi casi il perfezionismo diventa patologico. Si tratta di un atteggiamento di estrema rigidità verso se stessi e gli altri.
Tipi di perfezionismo
Esistono tre tipi di perfezionismo patologico:
- diretto verso se stessi
- diretto verso gli altri
- percepito come socialmente imposto
Perfezionismo diretto verso se stessi
Standard personali impossibili da realizzare, frutto di un’auto-imposizione. Tendenza a un’eccessiva severità verso se stessi. Forte senso di frustrazione, che può portare a depressione.
Diretto verso gli altri
Pretesa di un completo adeguamento da parte degli altri ai propri standard di perfezionismo. Incapacità a delegare i compiti ad altre persone. Difficoltà a controllare la propria aggressività verso gli altri e problemi a relazionarsi.
Perfezionismo percepito come socialmente imposto
Percezione di standard di rendimento imposti dall’esterno. Sensazione che gli altri abbiano aspettative esagerate e che sia necessario soddisfarle per averne l’approvazione. Estrema irritabilità verso chi si dimostra esigente. Tendenza alla depressione e alla fobia sociale per l’impossibilità di soddisfare le aspettative.
Segnali di tendenza al perfezionismo:
Ecco di seguito alcuni segnali presenti nel comportamento di tutti i giorni, che possono far supporre una certa tendenza al perfezionismo:
- Evitare di svolgere una certa attività, a meno che non si sia certi di essere capaci di svolgerla perfettamente;
- Non ci si accontenta di un risultato fin quando questo non raggiunge lo standard di perfezione;
- Rimandare le attività, per timore di non poterle eseguire al meglio;
- Prendere una quantità di tempo oggettivamente eccessiva per svolgere una certa attività;
- Essere molto attenti ad ogni proprio minimo errore e valutarlo come segno di fallimento totale;
- Temere le critiche.
Alcuni consigli pratici:
Di seguito una serie di consigli per tentare di modificare le tendenze perfezionistiche:
- Stabilire degli standard realistici e prefissarsi degli obiettivi raggiungibili;
- Non focalizzarsi troppo sul risultato, ma sul processo che è necessario intraprendere per svolgere una data attività;
- Riflettere sul fatto che capiterà prima o poi di sbagliare e che questo non deve per forza essere drammatico, ma che è parte del processo di crescita di ogni individuo;
- Indagare la natura del proprio bisogno di perfezione chiedendosi:
- “Di cosa ho paura?”
- “Perché temo tanto l’errore?”
- Crearsi delle priorità ponendosi le seguenti domande:
- “Cos’è davvero importante per me?”
- “Su cosa preferisco focalizzarmi e cosa posso fare senza per forza farlo alla perfezione?”
- Ricordarsi che non è possibile mantenere lo stesso standard elevato per qualsiasi attività che si faccia;
- Considerare che l’errore e il fallimento sono insiti nella natura dell’essere umano e che è impossibile raggiungere sempre l’eccellenza e vivere una vita priva di sbagli.
Quando rivolgersi a uno psicologo
Se la tendenza al perfezionismo diventa patologica si sviluppano frequentemente dei disagi psicologici correlati quali: ansia molto elevata, paura del fallimento, stati di depressione, ossessioni, disturbi alimentari, fobia sociale ecc. In questi casi la qualità di vita viene pesantemente compromessa. E’ quindi consigliabile rivolgersi a uno psicologo psicoterapeuta. Parlare con uno specialista può certamente aiutare a comprendere quali sono i disagi psicologici sottostanti e a sviluppare strategie per affrontarli e debellarli.
Il Centro PsicoCare mette a disposizione psicologi e psicoterapeuti, specializzati nel trattamento del perfezionismo patologico e nei disturbi ad esso correlati, visita la pagina Chi Siamo con la descrizione dei profili del nostro team.
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