Ascolta con i tuoi figli questa meditazione mindfulness per bambini. Incuriosiscili proponendola loro come un gioco diverso e divertente, senza obblighi o costrizioni. Approfitta di un momento in cui sono disponibili e partecipa anche tu a questa eperienza da condividere con loro. Ti ricordo che la pratica meditativa nei bambini, ha benefici riconosciuti sulla capacità di attenzione durante l’apprendimento
Non è difficile immaginare degli adulti che praticano la meditazione, ma risulta più difficile pensare i nostri figli, nipoti o allievi che meditano silenziosi e concentrati. Vediamo in questo articolo quali benefici può portare la meditazione nei bambini e negli adolescenti e come invogliarli a praticarla.
La Mindfulness può essere descritta ai bambini come il portare attenzione a ciò che succede in questo preciso momento, con curiosità e gentilezza, per poi poter scegliere come comportarsi (A. Saltzman). L’accento viene posto sul dare ampio spazio alla concretezza dell’esperienza che si sta vivendo, in ogni suo ingrediente: pensieri, emozioni e sensazioni fisiche, consapevolezza che permette di sentirsi più liberi nello scegliere come agire.
In una società dove rallentare e concentrarsi diviene sempre più difficile, allenare i bambini all’osservare il proprio vissuto, senza giudicarlo, ma cogliendone ricchezza e intensità reali, diviene un’esperienza utile e affatto scontata, che sarebbe auspicabile affiancare alla velocità e immediatezza che il mondo virtuale propone loro continuamente, anche nell’ambito di relazioni e comunicazioni.
Il web e la società attuale favoriscono un passaggio continuo di stimoli e informazioni, senza dubbio entusiasmante e coinvolgente, tuttavia gli effetti psico-fisici a lungo termine del crescere a stretto contatto con queste innovazioni tecnologiche, ancora non sono chiari.
Una prima conseguenza ipotizzabile potrebbe riguardare la capacità, purtroppo sempre minore, di tollerare la frustrazione e di stare a contatto anche con emozioni poco piacevoli, inevitabili nella vita quotidiana.
Meditare significa imparare a fermarsi, calmarsi, osservare ciò che ci accade senza criticarlo, sviluppando una gentile accoglienza della nostra esperienza, diventando così consapevoli di ciò che ci comunica il nostro corpo e della peculiarità della nostra persona.
Ciò permette a bambini e adolescenti non solo di migliorare il rapporto con se stessi, proteggendo e aumentando autostima e capacità attentive, ma anche di imparare a dare un nome a quel che accade nel proprio mondo interiore, imparando a gestire in maniera più efficace emozioni come rabbia, paura e tristezza, a partire da come si manifestano nel corpo.
Oltre a portare benefici nella regolazione emotiva (diminuendo perciò stati d’ansia e problemi di umore), nella gestione dello stress e di conseguenza nello sviluppo delle capacità sociali e relazionali, la mindfulness, praticata con regolarità, si rivela utile anche nel migliorare le prestazioni scolastiche.
Le funzioni esecutive, infatti, sono legate alla capacità di domare impulsi e pensieri, manipolando e scegliendo con flessibilità le informazioni utili a soddisfare le richieste che vengono fatte, abilità promosse dalla pratica meditativa con i bambini (Saltzman, 2014).
Ma veniamo a come invogliare i bambini e i ragazzi a meditare e ad occuparsi di qualcosa che non dà la gratificazione immediata a cui spesso sono abituati, bensì allena la loro mente all’osservazione, alla flessibilità e all’accoglienza.
Il modo in cui si medita cambia naturalmente in primis in base all’età di chi pratica: delle buone regole potrebbero essere tener presente che più i bambini sono piccoli, più è importante che la meditazione sia proposta in modo giocoso e divertente, con un linguaggio semplice, colorato e comprensibile; la durata delle pratiche sarà breve, per poi crescere progressivamente in base al coinvolgimento dei partecipanti, e comprenderà momenti di movimento e di calma, perciò anche attività dinamiche.
Gli incontri, che possono essere di gruppo o individuali, saranno scanditi da rituali che rassicurano i bambini e permettono loro di riconoscere e prendere confidenza con ciò che viene proposto. Molto utile si rivela coinvolgere i genitori nel meditare con i propri figli, abitudine che favorisce le relazioni familiari e allo stesso tempo invoglia il bambino a praticare anche a casa con regolarità, seguendo il principio che vale anche per ogni pratica sportiva, ovvero dedicarvi anche pochi minuti al giorno, ma con continuità e paziente dedizione.
Il Centro PsicoCare offre un’equipe di psicologi-psicoterapeuti specializzati in diverse aree di intervento ed in particolare percorsi individuali e di gruppo di Mindfulness con adulti, genitori e bambini.
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