La sindrome da alimentazione notturna (NES) è un disturbo alimentare caratterizzato dalla tendenza a saltare la colazione per mancanza di appetito, mangiare di notte in modo eccessivo e soffrire di insonnia notturna. L'assunzione di energia è ridotta nella prima metà della giornata e notevolmente aumentata nella seconda metà e il sonno viene interrotto al servizio dell'assunzione di cibo. Uno studio ha mostrato che le persone che hanno NES consumano il 56% delle loro calorie tra le 20:00 e le 6:00 del mattino. La sindrome può essere distinta dalla bulimia nervosa e dal disturbo da alimentazione incontrollata per la mancanza di comportamenti compensatori associati (es. vomito autoindotto), la tempistica dell'assunzione di cibo e il fatto che le ingestioni di cibo sono piccole, pari a spuntini ripetuti piuttosto che a vere abbuffate.
I criteri per diagnosticare una sindrome da alimentazione notturna sono i seguenti:
Ecco alcuni sintomi comuni per aiutare a identificare il disturbo in te stesso o negli altri:
Se ti sei trovato a rispondere sì ad alcune o alla maggior parte di queste domande, potrebbe esserti utile consultare un professionista per valutare la problematica che stai vivendo. La terapia cognitivo-comportamentale si è dimostrata efficacie nel trattare questo tipo di disturbo. Il trattamento includerà tipicamente sia la psicoeducazione sulla condizione che l'automonitoraggio per comprendere il disturbo e i fattori di mantenimento. Gli interventi comportamentali comuni ad altri disturbi alimentari comprendono la pianificazione dei pasti e la strutturazione di un'alimentazione regolare.
Se ti sei trovato/a a rispondere affermativamente ad alcune o alla maggior parte delle precedenti domande, potrebbe esserti utile consultare uno psicologo e psicoterapeuta per valutare la problematica che stai vivendo.
La terapia psicologica cognitivo-comportamentale si è dimostrata l'approccio più efficacie nel trattare in genere i disturbi del comportamento alimentare. Il trattamento prevede una prima parte di psicoeducazione adeguato al caso particolare e una seconda parte di automonitoraggio che ha l'obiettivo di comprendere il disturbo e i suoi fattori di mantenimento. Gli interventi comportamentali, comuni anche con gli altri disturbi alimentari, comprendono la pianificazione dei pasti e la strutturazione di un'alimentazione regolare. In questo caso la terapia psicologica può essere affiancata da un supporto nutrizionale, con la consulenza della figura della dietista.
Il Centro PsicoCare mette a disposizione psicologi e psicoterapeuti, specializzati nel trattamento dei disturbi del comportamento alimentare (DCA) e dei disturbi ad esso correlati, visita la pagina Chi Siamo con la descrizione dei profili del nostro team.
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Allison K., Lundgren J.D., Moore R.H., O’reardon J.P., Stunkard, A.J. (2010). Cognitive Behavior Therapy for Night Eating Syndrome: A Pilot Study. American Journal of Psychotherapy, 64(1): 91-106.