In questo articolo si illustra come l’ansia e lo stress siano strettamente collegati ai disturbi psicosomatici, tra cui quelli gastrointestinali, come il più tipico mal di pancia. Vedremo anche come la Terapia EMDR sia un valido aiuto per risolvere questi disturbi.
Argomenti trattati in questo articolo:
…un cattivo funzionamento della psiche può fare molto per danneggiare il corpo e allo stesso modo una malattia somatica può danneggiare la psiche; psiche e corpo non sono due entità separate, ma costituiscono insieme la vita dell’uomo” (C.G.Jung)
Numerosi gli studi scientifici testimoniano come l’esposizione a fattori stressanti abbia un notevole impatto sullo stato di salute dell’individuo. Altri dimostrano come il corpo e la mente possono influenarsi reciprocamente.
Uno studio recente del Dipartimento di Studi Clinici dell’Università Sapienza di Roma, in collaborazione con AISIC (2009), ha evidenziato che il 70% degli italiani muore per malattie legate allo stress. Fin dagli inizi degli anni ‘80 gli studiosi si sono concentrati in maniera sistematica sulla relazione tra stress e sistema immunitario. Molti studi hanno scoperto che gli eventi stressanti, sia acuti (un lutto o un grave incidente) che prolungati nel tempo (maltrattamenti, disoccupazione, divorzio, etc.), agiscono a livello delle cellule e dei tessuti dell’organismo. Questa azione può essere la causa dell’insorgenza o della cronicizzazione dei disturbi psicosomatici. Tra le malattie psicosomatiche tipiche troviamo appunto quelle gastrointestinali, come la gastrite nervosa o la sindrome dell’intestino irritabile.
Lo stress, inteso come “risposta dell’organismo a qualsiasi richiesta di cambiamento” (H.Selye), spinge il sistema nervoso autonomo a rilasciare ormoni. Gli ormoni stimolano uno stato di allerta fisiologica e di reazione dell’organismo. I fattori fisiologici tipici di questa reazione sono: l’aumento della pressione sanguigna, del glucosio nel sangue e l’aumento della frequenza respiratoria e cardiaca. Grazie a queste risposte l’organismo si dimostra più efficiente e pronto per affrontare momenti che necessitano una prestazione performante, come per esempio in occasione di un esame scolastico o di un colloquio lavorativo.
Se questo sistema si autoregola in modo corretto, una volta passato l’evento stressante regredisce anche la reazione psicosomatica. Se invece il meccanismo permane in uno stato di allerta, cioè la condizione di stress diventa permanente, si può sviluppare un disturbo psicosomatico.
Quando l’evento stressante, che sia interno (come pensieri o forti esperienze emotive) o esterno, non viene affrontato nel modo corretto, il rilascio costante e prolungato di cortisolo e adrenalina nell’organismo, causa uno stato permanente di allerta. A lungo andare questo sviluppa una risposta infiammatoria dell’organismo, che ha conseguenze a catena sul sistema immunitario, sui tessuti degli organi e sulle cellule.
Provare un forte stress o esserne esposti in maniera prolungata nel tempo, innesca una maggiore produzione di acidi rilasciati nello stomaco, che alla lunga può determinare l’infiammazione della mucosa gastrica. In altre occasioni questo meccanismo può causare secchezza delle fauci o modifiche nella velocità di masticazione, riducendo in tal modo la quantità di saliva necessaria al processo iniziale di digestione del cibo.
Per quanto invalidanti, i disturbi gastrointestinali non sono visibili all’esterno. Per questa ragione aumentano il senso di solitudine in chi ne soffre e la sensazione di non essere compresi in famiglia e nelle relazioni più strette. Questo fattore ha l’effetto di aumentare il disagio psichico. Il disturbo gastrointestinale compromette il senso di “normalità” della persona e aumenta il senso di minaccia e allerta. Infatti gran parte delle nostre funzioni vitali hanno luogo proprio a livello viscerale. Inoltre i sintomi legati a questo tipo di disturbo causano emozioni come imbarazzo e vergogna in situazioni sociali, aumentando il rischio di isolamento, ansia e depressione. Un’altra emozione molto forte in chi soffre di mal di pancia psicosomatico è la rabbia. La rabbia si rivolge verso una condizione che non si riesce a sconfiggere, verso la mancanza di controllo sulla propria vita, ma anche verso la professione medica, perché non in grado di trovare cure adeguate per risolvere il problema.
Per essere efficace, il lavoro terapeutico con persone affette da disturbi psicosomatici deve operare una integrazione tra mente e corpo. La Terapia EMDR, agendo sia sugli aspetti emotivi che neurobiologici legati al ricordo di un evento stressante, compie questa integrazione e si dimostra una valida proposta terapeutica. Inoltre, grazie alla sua possibilità di fornire stimoli, affinché nel cervello si possa riattivare il naturale processo di autoguarigione, può favorire anche per i disturbi psicosomatici la possibilità di rielaborazione. Il processo di rielaborazione implica tutti i fattori che causano stress, sia quelli attuali (come il dolore, l’insonnia, ecc.) che quelli legati a situazioni passate (incidenti, abusi, lutti, separazioni, altre malattie, ecc.), o quelli relativi a preoccupazioni per il futuro.
Ripotenziare e mantenere attivi i meccanismi innati di autoguarigione permette di ripristinare un buono stato di salute, oltre che rappresentare una forma di prevenzione.