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Si può andare oltre un tradimanto?
Dopo un tradimento dovrei lasciare il mio partner o concludere la relazione? Dovremmo provare a sistemare le cose o chiudere la storia? Il mio partner lascerà mai il/la suo/a compagno/a per me? Queste sono alcune delle domande che possono tormentare chi si trova a vivere una crisi nella propria relazione di coppia o chi si ritrova a essere protagonista di un “triangolo amoroso”.
In questo articolo proverò a presentarvi una lettura più ampia delle motivazioni che si nascondono dietro un tradimento e che vanno oltre i concetti di “sbagliato” o “colpevole”. Comprendere questi aspetti è fondamentale nel percorso di superamento di una crisi di coppia per tradimento, alleggerendo dall’inevitabile giudizio morale. Parleremo anche di come sia possibile andare oltre un tradimento e ritrovare il legame smarrito.
Le motivazioni “nascoste” dell’infedeltà nella coppia
Varie teorie, da quelle psicanalitiche a quelle evoluzionistiche, affrontano il tema del tradimento da vari punti di vista, ritrovandosi concordi nel ritenere come le seguenti variabili incidano sulla scelta o meno di tradire:
Gli istinti primordiali
La maggior parte delle culture non accetta ufficialmente l’infedeltà, costringendo l’essere umano a vivere un conflitto interno: da un lato pulsioni sessuali e i sentimenti come la gelosia, la possessività, il flirtare, il vendicarsi di un tradimento proprie della specie umana; dall’altro la monogamia come una strategia funzionale al proseguimento e sopravvivenza della specie. Dal punto di vista dell’evoluzione della specie, l’uomo può avere più figli con diverse partner attraverso il sesso disinteressato, ma investire comunque nella loro crescita con una o più partner fedeli. La donna invece preferisce mantenere una relazione stabile con un uomo che sia capace di investire su di lei e i suoi figli.
Nel primo caso si dà priorità alla “quantità” della prole, nel secondo caso alla “qualità”, ma comunque in entrambi i casi la monogamia, seppur molto accettata moralmente, rappresenta una frustrazione di istinti promordiali. Il tradimento sotto questa ottica viene considerato come una soluzione per dare una maggiore possibilità di crescere una prole di successo nel caso in cui il partner prescelto non sia più adatto ad adempiere a tale ruolo.
Gli ormoni.
Studi dimostrano come un alto livello di testosterone sia correlato ad una più alta percentuale di infedeltà; meno testosterone alla monogamia. Si è scoperto inoltre che le donne hanno livelli di ossitocina (l’ormone alla base della fiducia e del legame amoroso) 7 volte più alti nel sangue rispetto agli uomini, e che animali con alti livelli di ossitocina nel sangue sono monogami, rispetto ad animali poligami che invece hanno livelli di ossitocina più bassi.
Il desiderio sessuale.
Gli uomini pensano di più al sesso e hanno un’eccitazione sessuale più frequente, hanno maggiori e più variegate fantasie, desiderano il sesso più spesso e desiderano più partner. Si masturbano più spesso, sono meno in grado di vivere senza una gratificazione sessuale. Non ci sono prove a supporto della tesi che le donne abbiano un maggiore desiderio sessuale degli uomini, si sa però che i tassi di infedeltà nelle donne nelle culture occidentali però sono pari a quelli degli uomini.
Lo stile di attaccamento.
Nelle specie in cui i genitori curano la prole si sviluppa un legame di attaccamento (come ad es. accade nei mammiferi e negli uccelli, al contrario dei rettili). Studi dimostrano come lo stile genitoriale influenza il tipo di attaccamento. In chi ha un attaccamento di tipo ansioso-ambivalente la sessualità e la ricerca di un altro partner ha come obiettivo la ricerca di rassicurazione, protezione, conforto, intimità emotiva. Si utilizzano strategie coercitive, come fare ingelosire il partner, per attivarlo e richiedere vicinanza, anche se in modo chiaramente disfunzionale. Lo stile comunicativo è controllante ed eccessivamente richiestivo.
Chi ha uno stile di attaccamento di tipo evitante-distanziante vive l’infedeltà spesso come una fuga dalla noia, riesce a separare amore e sesso (“è solo sesso non significa nulla”) e ha paura, a volte inconsapevole, della vera intimità e connessione emotiva. Lo stile comunicativo è ostile, sminuente, con note di disprezzo. L’attaccamento sicuro è lo stile in cui è maggiormente presente la fedeltà nella coppia, in quanto i partner comunicano meglio e sono più capaci di coltivare fiducia e mostrare le proprie vulnerabilità e fragilità.
La morale sul sesso.
Il genere è biologico, mentre la sessualità è psicologica e può cambiare con il tempo, essere fluida. Studi dimostrano come l’orientamento sessuale sia influenzato dal livello di testosterone nel sangue. La società anche influenza il modo in cui ci percepiamo dal punto di vista sessuale e può sviluppare quello che viene chiamato “Falso Sé” per non esperire sulla propria pelle il dolore conseguente al giudizio degli altri. Provando dunque vergogna per ciò che non è socialmente accettabile e temendo il giudizio altrui, possiamo essere portati a trovare altre vie, tra cui il tradimento clandestino, per mostrare e sperimentare il “Vero Sé”.
Come superare un’infedeltà nella coppia
Subire un tradimento, come anche il tradire, può causare malesseri e sintomatologia tali da richiamare il Disturbo da stress post-traumatico e ad una crisi emotiva molto forte, con sintomi ansiosi e/o depressivi. Per superare l’impatto che l’infedeltà ha avuto su di noi e per provare a ritrovare la sintonia nel rapporto di coppia è necessario partire dalla propria ferita, che inevitabilmente ha intaccato il senso di fiducia nell’altro, ma anche nelle proprie capacità di giudizio, minando la propria autostima.
Sarà fondamentale riflettere su come i propri comportamenti influiscono sugli stati mentali del partner, tra cui comportamenti di protesta o di gelosia. Riconoscere e gestire le vulnerabilità di base e la sensazione di rifiuto, spesso evocativa di esperienze precoci infantili in cui ci si è sentiti rifiutati o non abbastanza considerati. Sarà importante anche lavorare sulla comunicazione, imparando a non farsi travolgere da un sovraccarico emotivo e rivedere le discussioni e i conflitti in un quadro più riflessivo, imparando a tollerare le differenze inconciliabili di opinione.
Coltivare l'accettazione
Altro obiettivo fondamentale del percorso terapeutico è coltivare l’accettazione, sia di parti di sé che di parti del partner, abbandonando l’idea di poterle cambiare. Per chi tradisce, il primo passo per superare la crisi è perdonarsi. Chi tradisce infatti spesso ha sensi di colpa e deve fare i conti con le proprie responsabilità. Chi è infedele inoltre spesso lo fa perchè non riesce a mettersi nei panni dell’altro, non comprendendo a pieno il trauma che sta causando.
In terapia un obiettivo fondamentale è attivare nei partner il funzionamento riflessivo, quella capacità che ci permette di comprendere i nostri stati mentali e quelli altrui; permetterà inoltre di comprendere come stili comunicativi e di attaccamento hanno impattato sulla relazione di coppia, quali emozioni scattano quando siamo sulla difensiva e recuperare empatia e sintonia, seminando le basi per maggiore fiducia e la riparazione delle ferite.
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Letture consigliate:
Joseph Lawrence, “Infedeltà”, Raffaello Cortina Editore, 2021