Dopo aver ricevuto una diagnosi di autismo della/del propria/o figlia/o da parte del neuropsichiatra infantile, spesso molti genitori si possono sentire disorientati, poco supportati e confusi. Nel seguente articolo spiegheremo il percorso step by step, dalla diagnosi all’inizio delle terapie.
Da formalizzare dopo aver ricevuto la diagnosi di autismo:
Successivamente, i genitori o i tutori del bambino dovrebbero rivolgersi ad una/o psicologa/o o pedagogogista, preferendo una figura esperta che abbia una formazione certificata in analisi del comportamento. Questa figura, dopo aver valutato i punti di forza e di debolezza specifici del bambino, redigerà un programma di apprendimento personalizzato in base agli obiettivi comunicativi, comportamentali, relazionali e cognitivi del bambino individuati in fase di valutazione. Inoltre, monitorerà periodicamente l’andamento delle terapie stesse, al fine di valutare i progressi oppure di apportare eventuali modifiche per garantire il successo della terapia.
Un’altra figura alla quale i genitori o i tutori dovrebbero rivolgersi è il terapista, anche in questo caso, è preferibile una formazione in terapia comportamentale. Il/la terapista si occuperà giornalmente di concretizzare l’intervento stabilito dall’analista del comportamento e di tenere traccia dell’andamento dello stesso.
Infine, pensiamo sia utile sottolineare l’importanza della formazione e dell’inclusione nel programma di apprendimento della famiglia e di tutte le altre figure coinvolte nel progetto di vita del bambino, così da creare apprendimenti generalizzati e multi-contesto.
Esistono diversi tipi di aiuti economici erogati dalla Regione Veneto e messi a disposizione delle famiglie con figli con diagnosi di autismo.