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5 Settembre 2021Dopo aver ricevuto una diagnosi di autismo della/del propria/o figlia/o da parte del neuropsichiatra infantile, spesso molti genitori si possono sentire disorientati, poco supportati e confusi. Nel seguente articolo spiegheremo il percorso step by step, dalla diagnosi all’inizio delle terapie.
Procedure di carattere burocratico
Da formalizzare dopo aver ricevuto la diagnosi di autismo:
- Presentazione della domanda di riconoscimento di invalidità civile (“Invalidità civile 2010” - InvCiv2010 L. 102/2009) collegandosi al sito dell’Inps. È un riconoscimento di tipo sanitario che certifica quanto la diagnosi incida sulla vita quotidiana del bambino.
- Da non confondere con il precedente, è il certificato di handicap (L. 104/92 art. 104/92, art.3, comma 1), anche questo da presentare in via telematica all’Inps. Si tratta di una valutazione sanitaria e sociale e indica quanto la diagnosi incida sull’ integrazione sociale e scolastica. Questo iter burocratico permette alla famiglia di ottenere benefici economici e facilitazioni a livello lavorativo.
Ricorrere allo psicologo
Successivamente, i genitori o i tutori del bambino dovrebbero rivolgersi ad una/o psicologa/o o pedagogogista, preferendo una figura esperta che abbia una formazione certificata in analisi del comportamento. Questa figura, dopo aver valutato i punti di forza e di debolezza specifici del bambino, redigerà un programma di apprendimento personalizzato in base agli obiettivi comunicativi, comportamentali, relazionali e cognitivi del bambino individuati in fase di valutazione. Inoltre, monitorerà periodicamente l’andamento delle terapie stesse, al fine di valutare i progressi oppure di apportare eventuali modifiche per garantire il successo della terapia.
Ruolo del terapista
Un’altra figura alla quale i genitori o i tutori dovrebbero rivolgersi è il terapista, anche in questo caso, è preferibile una formazione in terapia comportamentale. Il/la terapista si occuperà giornalmente di concretizzare l’intervento stabilito dall’analista del comportamento e di tenere traccia dell’andamento dello stesso.
Formazione e inclusione di tutte le figure coinvolte nel contesto del bambino
Infine, pensiamo sia utile sottolineare l’importanza della formazione e dell’inclusione nel programma di apprendimento della famiglia e di tutte le altre figure coinvolte nel progetto di vita del bambino, così da creare apprendimenti generalizzati e multi-contesto.
Ricorso ai contributi economici
Esistono diversi tipi di aiuti economici erogati dalla Regione Veneto e messi a disposizione delle famiglie con figli con diagnosi di autismo.
- Finanziamenti per minori con disturbo del neuro-sviluppo residenti in Veneto. Per la copertura parziale delle spese sostenute per seguire programmi educativi abilitativi e riabilitativi, anche domiciliari, con metodi Doman, Vojta, Fay, Aba, ecc., sotto la guida di professionisti psicologi o pedagogisti abilitati.
- Il Buono-Scuola, erogato a favore di studenti disabili, residenti in Veneto. Per la copertura parziale delle spese sostenute per l’attività didattica di sostegno in orario scolastico, compresa l’attività di formazione delle figure di riferimento della scuola da parte di psicologi o pedagogisti che seguano il bambino in un programma di intervento psicoeducativo abilitativo e riabilitativo.