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2 Agosto 2022È notte fonda, ma non riesci a dormire. Ti sei svegliato in preda ad un attacco di panico ed ora respiri velocemente, ti manca il fiato e riaddormentarsi sembra impossibile.
Perché è successo? Come puoi impedire che succeda di nuovo?
Come si manifestano gli attacchi di panico notturni
L’attacco di panico notturno consiste nel risveglio improvviso in un forte stato ansioso: l’attacco di panico in questi casi non è causato da sogni o incubi e si manifesta senza una causa apparente.
Proprio come il panico che insorge durante il giorno, si presenta con
- sudorazione
- tachicardia
- tremori
- respiro corto
- iperventilazione
- dolore al petto
- sensazione di pericolo e angoscia.
I sintomi possono assomigliare a quelli di un infarto o di altre condizioni mediche gravi: tuttavia va ricordato che gli attacchi di panico, pur essendo molto angoscianti, non sono effettivamente pericolosi per la salute fisica.
La peculiarità degli attacchi di panico notturni è il fatto che si manifestino in un momento di minore consapevolezza e vigilanza rispetto al giorno. La notte è un momento di maggiore vulnerabilità in cui è molto più facile spaventarsi, arrivando nei casi più gravi a richiedere l’intervento medico per il timore di un attacco cardiaco o morte.
Gli attacchi di panico notturni durano solamente qualche minuto, al massimo 10, ma il tempo necessario a calmarsi e riaddormentarsi può essere molto più lungo, spesso anche per la paura che l’attacco si possa ripresentare: è proprio questo che li rende così fastidiosi e invalidanti.
Si tende a pensare che gli attacchi di panico notturni siano molto rari: in realtà fino al 45% delle persone che soffre di disturbo di attacchi di panico sperimenta attacchi di panico o risvegli in stati di panico durante la notte.
Perchè ho gli attacchi di panico notturni?
Gli attacchi di panico più conosciuti, quelli che avvengono durante il giorno, spesso insorgono in situazioni non pericolose in cui però si innesta una reazione di panico senza un apparente motivo. Allo stesso modo non esiste una causa certa o un “trigger” degli attacchi di panico notturni, ma alcuni fattori possono predisporre la persona a sperimentarli.
Alcuni studi scientifici ipotizzano che coloro che soffrono di crisi di panico notturne manifestino una maggiore intolleranza all’incertezza, ovvero facciano più fatica a gestire le situazioni imprevedibili e incerte.
Altri fattori di rischio per gli attacchi di panico notturni sono:
- Aver sperimentato già attacchi di panico diurni
- Rabbia o problemi di ostilità
- Eventi di vita stressanti
- Fattori genetici
- Disturbi dell’ansia
- Depressione
- Insonnia o apnea notturna
- Disturbo ossessivo-compulsivo (DOC)
- Disturbo da uso di sostanze, compreso il disturbo da uso di alcol
Il primo passo dopo la comparsa di un attacco di panico è in ogni caso quello di svolgere degli accertamenti medici per escludere problemi di salute come problematiche al cuore o alla tiroide; queste, infatti, hanno sintomi molto simili agli attacchi di panico.
Gli attacchi di panico sono spesso anche un segnale che la persona dovrebbe adottare uno stile di vita che consenta una migliore gestione dello stress: per fare ciò è fondamentale imparare a dedicare del tempo al piacere e alla cura personale, prendendosi cura non solo della propria salute fisica, ma anche mentale.
"E se mi ricapita?": le complicazioni degli attacchi di panico notturni
“E se mi ricapita?”: le complicazioni degli attacchi di panico notturni
Svegliarsi in preda al panico disturba il sonno e può far insorgere l’ansia che si presentino altri attacchi di panico: spesso questa preoccupazione porta la persona a ritardare il momento dell’addormentamento, ad avere un sonno più leggero e a sviluppare veri e propri disturbi del sonno.
Una bassa qualità del sonno ha molti effetti sulla salute. Può infatti portare a:
- Ansia e depressione
- Difficoltà di concentrazione e di memoria
- Maggiore stress e irritabilità
- Maggiore frequenza di attacchi di panico diurni
- Scarsa performance scolastica o lavorativa
- Aumento di peso
Cosa fare dopo un attacco di panico notturno
Spesso dopo un attacco di panico notturno la persona passa molto tempo nel letto cercando di riaddormentarsi. Un consiglio utile invece è quello di alzarsi e ricorrere a tecniche di respirazione lenta e profonda o altre tecniche di rilassamento, come lo yoga, il training autogeno o il rilassamento muscolare: queste renderanno più facile l’addormentamento e ridurranno i sintomi del panico.
Abbiamo visto quindi quanto gli attacchi di panico notturni possono incidere sulla qualità di vita: per questo motivo già dal presentarsi del primo attacco sarebbe utile rivolgersi ad uno psicoterapeuta specializzato, che possa accompagnare la persona in un percorso specifico per la gestione degli attacchi di panico. Dagli attacchi di panico si guarisce, e la maggior parte delle persone che ne soffre trova sollievo in un percorso di psicoterapia.
Al Centro PsicoCare mette a disposizione psicologi e psicoterapeuti, specializzati nel trattamento dei disturbi d'ansia e degli attacchi di panico. Visita la pagina dedicata.
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