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18 Aprile 2021A tutti noi sarà capitato di mangiare oltre il limite della nostra reale fame, magari per festeggiare un compleanno, a qualche festa piena di cose appetitose o davanti a un buffet per l’inaugurazione di un nuovo negozio. In questi casi spesso diciamo di esserci “abbuffati” e di aver esagerato. Eravamo anche consapevoli del fatto che ci stavamo spingendo oltre il nostro limite, eppure abbiamo continuato, guidati dal desiderio di concederci questa “trasgressione” al nostro tipico stile alimentare.
Esistono dei criteri per distinguere tra un comportamento alimentare occasionale e quello che potrebbe invece essere il segnale della presenza di un disturbo alimentare. Bisogna infatti considerare che la frequenza e l’entità degli episodi di abbuffate compulsive, rientrano tra i vari criteri di valutazione per la diagnosi di alcuni disturbi alimentari quali: anoressia nervosa, bulimia nervosa e alimentazione incontrollata o binge-eating.
Per aiutarti a capire la differenza tra evento occasionale e abbuffata compulsiva da disturbo del comportamento alimentare, affronteremo in questo articolo i seguenti argomenti:
Cos’è un’abbuffata?
Quando parliamo di abbuffate nel contesto dei disturbi alimentari, ci riferiamo a qualcosa di completamente diverso da una trasgressione alimentare occasionale. L’eccesso di cibo non ha la coloritura ilare e di svago che assumeva nell’esempio fatto all’inizio dell’articolo. In questo caso è accompagnata dalle seguenti caratteristiche:
- una sensazione di totale perdita di controllo;
- una sensazione di distacco dalla realtà;
- viene svolta in completa solitudine;
- una volta finita è accompagnata da profondo senso di colpa e vergogna.
Cosa principalmente scatena l’abbuffata?
- Emozioni negative come rabbia, ansia o depressione.
- Momenti di vuoto o noia all’interno della giornata.
- La fame causata da una severa restrizione alimentare.
Alcuni suggerimenti per ridurre le abbuffate
Se hai notato che nel tuo caso si verificano alcune delle precedenti condizioni, prova ad adottare i seguenti suggerimenti:
- Mangia pasti/spuntini in modo regolare durante la tua giornata, evita di saltare parti o di limitarti a dei piccoli snack poco soddisfacenti.
- Non mangiare dalla confezione, avrai meno probabilità di mangiare troppo.
- Pensa al motivo per cui ti stai abbuffando: sei stressato, infelice o annoiato? Trova un altro modo per affrontare i tuoi stati d’animo.
- Evita le diete eccessivamente restrittive: meglio mangiare di tutto nella giusta porzione che evitare determinati cibi per poi perdere il controllo e abbuffarsi.
Quando rivolgersi a uno psicologo
Se vedi che hai difficoltà a farcela da solo e la tua qualità di vita risente di questi comportamenti, puoi rivolgerti a uno psicologo psicoterapeuta. La presa consapevolezza di avere un problema è il primo passo verso la sua soluzione. Parlare con uno specialista può certamente aiutarti a comprendere quali sono i disagi psicologici sottostanti e aiutarti a superarli.
Il Centro PsicoCare mette a disposizione psicoterapeuti con formazione di indirizzo cognitivo-comportamentale, specializzati nella cura dei disturbi dell'alimentazione, visita la pagina Chi Siamo con la descrizione dei profili del nostro team.